Categoria : Gola - Le frittelle di Caino
Categoria : Gola - Le frittelle di Caino
Caino non avrebbe saputo dire perché, ma quando si trattava di sfuggire a un dispiacere finiva quasi sempre per cambiare tempo, anziché luogo. Ora il sole splendeva sul Monte Olimpo e non c’era traccia di uomini nerboruti con una fastidiosa propensione all’amore fraterno. Un bel miglioramento. Eppure Caino, seduto tra gli sterpi a fissare l’orizzonte, Continua
Quando hai bisogno di scrollarti di dosso i cattivi pensieri, non c’è niente di meglio del lavoro manuale. Aria fresca e un po’ di sana fatica, ecco tutto. Certo, non tutti sceglierebbero un cimitero come palestra, ma Caino è fatto a modo suo. Così, lasciatosi alle spalle l’assolata Grecia, aveva deciso di lavorar di vanga Continua
Caino lavorava alacremente nella piccola cucina, masticando imprecazioni tra i denti per i fornelli capricciosi e la lampadina troppo fioca. Doveva essere notte ormai, anche se le tende spesse che coprivano le finestre avevano già fatto calare l’oscurità da un pezzo. D’un tratto si udì un ticchettio sul vetro, nella stanza accanto, e il cuoco Continua
Un centro commerciale. Una panchina. Un albero di plastica. Svariati passanti. Orario indefinito. Due vagabondi, seduti schiena contro schiena. ESTRAGONE E VLADIMIRO (voltandosi all’unisono): Pensi che… VLADIMIRO: Oh pardon! ESTRAGONE: Continua. VLADIMIRO: No, no, dopo di te. ESTRAGONE: No, no, prima tu. VLADIMIRO: Io ti ho interrotto. ESTRAGONE: Al contrario! Si guardano in cagnesco. Un Continua
A Caino non piaceva bussare. Gli toglieva tutto il gusto del drammatico. Perciò, con il marchio che gli prudeva ancora sulla fronte per l’ultimo viaggio intrapreso, entrò nel camerino sbattendo la porta. L’uomo seduto all’interno trasalì. Per un attimo lo specchio incorniciato di lampadine raddoppiò il numero di facce stupefatte, ma quando l’Iscariota balzò in Continua
Caino sgattaiolò fuori dal camerino, imboccando subito la rampa di scale per la passerella sopraelevata. Nonostante le vibrazioni del metallo, scivolò sopra la platea come un’ombra, come uno spettro, come… In realtà nessuno guardava in alto. La gente in piedi che gremiva il cratere davanti al palco era troppo impegnata a generare un brusio da Continua
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