Comics & Flames – Passo dopo passo

Il Lucca Comics & Games è il momento di relax… Meno rilassante che ci sia. Un sacco di gente, un sacco di cose da fare, un sacco di tutto. Non è uno scherzo condividerne solo un pezzetto; anche se in fin dei conti, in tema di fotografie, i cosplayer non possono che fare la parte del leone. Mi sono subito tolta dall’imbarazzo della scelta, battezzando semplicemente i due costumi che mi erano piaciuti di più (le due calavere, naturalmente) e accostandoli a un’immagine del tutto diversa, legata ai miei ricordi di gioventù. Ah Asuka, Evangelion, Mtv, il liceo… Meglio non pensarci, va.
Sì, perché a Lucca l’effetto nostalgia è un attimo, visto anche che ci torniamo da tanti anni. Comunque stavolta ho condotto il gioco, pretendendo di scegliere per prima e servire la palla a Oscar che si è “limitato” a rispondere. Alla fin fine quello che ci piace o non ci piace di Lucca lo sappiamo bene, mentre Caino urla e strepita impedendoti d’ignorare le sue preferenze, perciò non è servita chissà quale pianificazione.
Mi è bastato scegliere dal “rullino” (a proposito di effetto nostalgia, eh?) le foto che mi sono sembrate stare meglio insieme e il gioco è fatto. Avrei voluto trovare un’idea brillante per inserire anche uno scorcio di Lucca, giusto per aumentare il contrasto tra sacro e profano, ma come spesso accade nelle nostre gite è difficile ritagliare alla città lo spazio che meriterebbe. Perché senza una cornice del genere non credo proprio che saremmo così affezionati a questa fiera: i palazzetti li lasciamo volentieri ai cestisti.

Maria

Lucca è una tradizione per noi: la nostra prima vacanza insieme, da ragazzini appena conosciuti, che riprende vita ancora e ancora. Per quante cose cambino, mi piace pensare che lo spirito sia lo stesso e si riesca davvero a passare qualche giorno senza pensare a nulla che non sia immaginario. Mi azzardo a dire che anche Caino potrebbe davvero essere un habituè della fiera, con tutti i suoi alti e bassi. Da uno stand all’altro si passa dai maestri dell’illustrazione, pittori veri e propri che giustamente hanno mostre dedicate, all’ultima, raccapricciante action figure desnuda.
Non sono molto appassionato della Lucca come manifesto dell’orgoglio nerd, della nicchia alla riscossa con un appuntamento di conclamato successo. Mi piacciono piuttosto le commistioni, vedere gente di tutte le età, ammirare quello che mi appassionata e rabbrividire con il sorriso di quello che proprio non riesco a capire.
E’ un grande circo, un bestiario dove alla fin fine non si prende in giro nessuno, se non se stessi. Troppo facile perciò scriverci qualcosa, partendo dalla foto di Maria per mescolare toni diversi e lasciare Caino sullo sfondo. Ci abbiamo messo uno dei pochi cosplay che eravamo in grado di riconoscere (grazie a Maria) insieme a due figure che non siamo nemmeno riusciti a decifrare fino in fondo, ma che abbiamo subito accostato all’immaginario del Dias de los muertos, visto che ci è sempre piaciuto.
Nei giorni di fiera si respira davvero la sensazione che a Lucca, signorile e bellissima cittadina toscana, possa succedere di tutto senza che nessuno batta ciglio. Si vedono gli incontri più improbabili, si passeggia con gente che sembra armata fino ai denti oppure orrendamente sfigurata, senza fare una piega. A patto di non girarsi al momento sbagliato e saltare per aria, trovandosi uno zombie alle spalle… Che si sporge per scegliere il numero di un fumetto che gli interessa.

Oscar

Categorie: Gola - Le frittelle di Caino

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