Wunderkammer – Passo dopo passo

Dopo tante settimane passate a disegnare, ho pensato che fosse il caso di tornare a scattare qualche foto. Soggetto? Gli ultimi abitanti vegetali del mio frigorifero. Son soddisfazioni! Fregando il proverbio agli attori, mi sono detto che non ci sono piccoli soggetti, ma solo piccoli fotografi, perciò non mi sono persa d’animo e ho deciso subito di lavorare con le scie di luce che per me sono una specie di fissa. All’inizio pensavo di mettere insieme un effetto molto caricaturale, con luci rosse e l’ombra di un coltello, ma poi mi sono convinta a cercare di fare le cose per bene, come per dare una dignità a questi poveri ortaggi che Oscar, ne ero sicura, avrebbe preso a male parole.
Perciò, dalla cipolla regina della cucina al fetido pomodoro marcio, senza dimenticate la plurifotografata (e poi pluriaddentata) pesca, ho provato a ritrarli come se fossero un soggetto interessante di per sé. Evitando di comporli, di giocarci più di tanto, badando soltanto alla pulizia del risultato. Poi d’accordo, alla fine ho inserito la mascherina con i coltelli perché sapevo che si sarebbe giocato sul maltrattamento d’innocente verdura, ma per il resto vi assicuro di non aver mai preso un’insalata mista tanto sul serio. Dopo aver servito un piatto nudo e crudo, non posso certo aspettarmi i complimenti per la ricetta. Sentire il rumore di mascelle che si danno da fare, però, sarebbe il massimo della soddisfazione: d’estate è dura mettersi alla scrivania, se vi piacciono le frittelle non esitate a ordinarle a gran voce.

Maria

Si potrebbe pensare che questa sia stata una frittella dietetica, a basso contenuto calorico, invece ci ha fatto sudare sette camicie! Complice anche il caldo che gioca a nascondino, ma quando esce per farti tana è roba da sciogliersi, non sapevamo bene che pesci pigliare. Il mix filosofo eretico + lato spassoso degli estremismi vegetariani è stato duro da digerire, anche dopo tutte queste settimane di allenamento alle scempiaggini. Nella testa continuava a girarmi solo la battuta dal film Notting Hill “Allora queste povere carote sono state assassinate!” che, per quanto divertente, non è abbastanza per una frittella consistente. Sapevo anche che volevo evitare di ritrarre Caino e Giordano Bruno che si danno il cinque, tornando di nuovo sul solco del primo assassino amico dei fuoricasta, perseguitati dal sistema.
Alla fine la chiave di volta è stata immaginare una consegna di frittella difficile, ricamando sugli alterchi tra un fine pensare come Giordano Bruno e un tipo più pane pane vino al vino, come il nostro eroe. Dopotutto la citazione era curiosa, perché ribaltava i soliti ruoli sostenendo che Caino e non Abele fosse il modello da seguire. Perciò volevo che la spuntasse lui, che riuscisse ad avere ragione anche di una mente un filo più brillante di quella del coniglio lunare. Già che c’ero, ho buttato lì qualche accenno a personalità curiose del tardo Rinascimento, visto che è difficile pensare in maniera creativa a bietole e zucchine senza immaginare un quadro dell’Arcimboldo. Spero sia stato un condimento saporito, per questa strana frittella integrale.

Oscar

Categorie: Accidia - Le fatiche per Caino

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