Ad Urbe Condita – Libro I Cap. VII
5 Aprile 2014
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Citazione
Priori Remo augurium venisse fertur, sex voltures; iamque nuntiato augurio cum duplex numerus Romulo se ostendisset, utrumque regem sua multitudo consalutaverat: tempore illi praecepto, at hi numero avium regnum trahebant. Inde cum altercatione congressi certamine irarum ad caedem vertuntur; ibi in turba ictus Remus cecidit. Volgatior fama est ludibrio fratris Remum novos transiluisse muros; inde ab irato Romulo, cum verbis quoque increpitans adiecisset, “Sic deinde, quicumque alius transiliet moenia mea,” interfectum. Ita solus potitus imperio Romulus; condita urbs conditoris nomine appellata. |
Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo. Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando il presagio era già stato annunciato, i rispettivi gruppi avevano proclamato re l’uno e l’altro: chi sostenendo la priorità nel tempo chi l’importanza del numero di uccelli. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette e Romolo, al colmo dell’ira, l’avrebbe ucciso con queste parole di sfida: «D’ora in poi possa morire chiunque osi varcare le mie mura.» Così Romolo si impossessò del potere e la città prese il nome del fondatore. |
Tito Livio
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