Superinnatural – Passo dopo passo

Oscar mi ha detto: fai il modellino di una tv. Io ho risposto: non ci penso neanche! E così, in nome del compromesso, è venuta al mondo questa via di mezzo.
Dopo aver stampato la foto di un vecchio televisore scassato, l’ho ritagliata e sistemata con i pastelli per far emergere meglio i colori, oltre a piegare dove ci sono le pieghe del vetro rotto per farle risaltare. Per lo sfondo ho preso un cartoncino nero, segnandomi approssimativamente le dimensioni del televisore, nemmeno dovessi appendermelo in salotto. Spero abbiate apprezzato questa carta da parati astratta, va tantissimo quest’anno! Sotto il contorno ci ho messo anche degli spessorini, in modo che il televisore rientrasse un po’ (come potete vedere bene nella terza immagine).
Mancava ancora qualcosa per rendere il disegno più divertente e, non potendo dar fuoco al televisore dopo tutta la fatica fatta per tirarlo insieme, ho pensato a qualche sbuffo di cotone per fare le veci del fumo. Non so spiegarmi perché il cotone idrofilo che avevo in casa avesse fatto tutti quei pallini, nemmeno fosse un vecchio maglione infeltrito, ma dopotutto mi sembra che non ci stiano poi tanto male.
Per finire, costringere la propria madre a reggere un cellulare per illuminare la scena mentre la si fotografa, non ha prezzo. Provateci a casa… Se osate!

Maria

Non avendo mai seguito la serie televisiva Supernatural, era dura pensare di giocare in maniera precisa con i rimandi. Senza contare che non c’è niente di peggio di anticipare una svolta narrativa a un appassionato. Perciò la puntata che ci ha fornito la citazione di questa settimana è diventata un capro espiatorio, l’ennesima vittima del caratteraccio di Caino. Una volta tanto, però, voglio spezzare una lancia a favore del nostro Padre dell’Omicidio (ok, ok, non lo dico più).
Chissà come dev’essere vedere la propria vita semplificata in un racconto e poi deformata in continuazione, per avere delle varianti? Noi per primi abbiamo sempre giocato tra sacro e profano, abbastanza a lungo per potervi assicurare che il nostro adorabile mecenate (e modello, sì, anche modello) spesso non è contento di noi.
Troppo retorico, troppo irriverente, troppo slegato, troppo scontato… E’ dura trovare l’equilibrio giusto per una ricetta del genere. Perciò, anche se non posso dire che quanto ho visto di Supernatural si avvicini al mio gusto, la presa in giro non vuole certo essere uno sfotto’ agli sceneggiatori. Chiedete a un bambino di raccontarvi del suo cartone preferito: ci metterà un sacco di dettagli che hanno colpito lui e distraggono noi, girando intorno al punto centrale della storia, al suo vero significato. Quando si prende un mito come quello di Caino per usarlo come contorno di un’altra narrazione, è facile dare l’impressione di svilirlo e sprecarlo.
Insomma, dovremmo stare tutti all’erta per il telecomando di Caino, perché non si sa mai che potrebbe colpire la prossima volta.

Oscar

Categorie: Accidia - Le fatiche per Caino

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