Il premio di Romolo – Passo passo

Aprile dolce dormire: questa settimana me la prendo comoda e bigio la frittella!
Era solo questione di tempo prima che chiedessi a Iara d’impastare con noi e non ho esitato un istante a scaricarle il barile. Anche perché è una fotografa bravissima, l’ho vissuto sulla mia pelle sotto i fuochi incrociati del Gruppo di Supporto Fotografi Pigri, e non avevo dubbi che avrebbe prodotto qualcosa di grandioso. Così è stato.
Grazie di cuore Iara… E ora scusate, ma torno a poltrire!

Maria

Maria e Oscar hanno pensato di omaggiare la loro amica romana con una frittella su Romolo e Remo. Quando ho letto il testo ho avuto due tipi di emozioni.

1- Che meraviglia!
2- Oscar, che te piasse un corpo (che non va letto come corpo umano, ma è la romanizzazione di coLpo) de fortuna! (con affetto, sia chiaro)

Ho cercato qualche immagine di riferimento, dopodiché ho cominciato a perseguitare il mio compagno.
– Ale devi fare Romolo e pure Remo, fallo per Roma, fallo per La Roma, fallo perché se no divorziamo…

Dopo aver rassicurato Alessandro che nessuno al mondo lo avrebbe riconosciuto, che Romolo e Remo erano gemelli e quindi la somiglianza delle due figure aveva senso e che il pugnale non sarebbe stato altri che Pungolo del Signore degli Anelli, siamo passati alla fase scatto.
– Ale, sii gladiatore. Sii possente… Sii, fai conto… Che so… Pensa a Totti!
– Ecco! Ora immagina che la Lazio vince il derby per i prossimi venti anni!

Per la luce ho scelto di utilizzare una candela, posta dietro di lui: desideravo una luce calda, rossiccia, in linea con la violenza in atto.
In seguito mi sono consultata con Maria, mostrandole il bozzetto, e mi ha suggerito di inserire nell’immagine un qualche riferimento a Roma.
Dopo essere entrata in modalità in-palla, ho pensato che forse potevo inserire l’elemento Roma Antica, ma appena accennata, sullo sfondo dei due fratelli in lotta. Ho cercato un’illustrazione che potesse adattarsi e ci ho lavorato un po’ sopra.

Contribuire a una delle frittelle di Maria e Oscar è stato molto importante per me, è un progetto in cui credo tantissimo. Voglio aggiungere solo questo:

Tu, sì, tu che leggi… La prossima frittella potrebbe toccare a te… Muahahhahahah!

Iara

Avevo in serbo da qualche tempo il parallelismo tra Caino e Romolo, ma aspettavo che il nostro eroe fosse dello stato d’animo giusto per dare una lezione al suo alter ego decisamente più fortunato. Quando poi Iara ha accettato di essere dei nostri per l’occasione, ho capito che era arrivato il momento di sfoderare il proverbiale cuore di Roma e mi sono rimboccato le maniche (mentre Maria se la ghignava in panciolle).
Se avessi avuto più tempo, mi sarebbe piaciuto fare quattro chiacchiere con Iara per studiare il percorso di Caino verso il Palatino, citando quartiere e palazzi che un turista come me non può trovare sulla guida, ma ho dovuto rinunciarci; anche perché lo scontro tra i due fondatori di città aveva bisogno di spazio. Mi sono quindi concentrato sull’effetto del tempo che sfila all’indietro al passaggio di Caino, ripescando la leggenda del corniolo sbocciato dall’asta di Romolo, riportata da Plutarco, per giocare con il parallelismo tra la città e l’albero. Oltre che per avere un corpo contundente.
In un certo senso volevo che Caino si prendesse la sua rivincita dopo l’incontro con Castore e Polluce, perché questa faccenda di Romolo che si comporta come lui e viene ricordato come un grande Re grida effettivamente vendetta. Ho lasciato quindi che la descrizione sfumasse nel botta e risposta, per poi far spuntare il colpo del primo assassino come un lampo tra le chiacchiere. Non mi sono mai piaciuti granché i lunghi duelli, ho sempre preferito la stoccata improvvisa e il crollo repentino dello sconfitto.
E lo dico da appassionato di fantasy e cavalleria, non da biografo non autorizzato di una carogna come il nostro Caino che di certo non ha bisogno di una spada.
Noi invece avevamo bisogno di Iara e lei, che è da sempre la prima sostenitrice delle frittelle, non ci ha abbandonati, né tanto meno delusi. Io non ci capisco granché di fotografia, ma il suo lavoro mi ha subito ricordato un graffito uscito dall’alba dei tempi e l’ho trovato perfetto per rendere l’idea tanto della superbia di Romolo, quanto della furia di Caino. Sì, i buoni sentimenti li lasciamo sempre a qualcun altro.

Oscar

Categorie: Accidia - Le fatiche per Caino

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