Ricetta

ricetta

Ecco il Verbo per una frittella appena sbattuta fuori dall’Eden.

500 grammi di farina;
perché le messi sono un ottimo sacrificio. Capito?

2 cucchiaini d’olio;
anche di gomito, sempre per Quello che non apprezza.

300 grammi d’acqua;
non di più, altrimenti a Noè vengono le palpitazioni.

1 cucchiaino di zucchero;
se non avete sotto mano fiumi di latte e miele.

1 cucchiaino di sale;
a vostra scelta la zucca da rompere per trovarne abbastanza.

12 grammi di lievito di birra;
uno spione in una parabola dice che l’ha nascosto una donna. Voi non fatevi beccare.

Impastate tutto e rinchiudetelo, come un groviglio di pensieri in un cervello bacato.
Lasciate fermentare finché sembra fuori controllo, poi fategli capire chi comanda con
il mattarello. Quindi torturate con olio (di semi d’arachidi) bollente: è solo quando sfrigola che si riconosce una buona idea. Infine mettetela subito su carta assorbente, prima che si raffreddi. Una faccia è diventata nera come l’inchiostro?
Bravi, è da sempre il mio marchio.

Categorie: Gola - Le frittelle di Caino

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