Il Vangelo di Giuda – Passo passo

Questa settimana apriamo le danze con l’angolo delle curiosità. Lo sapevate che le vetrate non sono solide? In realtà il vetro di cui sono composte può essere considerato un fluido ad altissima viscosità. Ne consegue che nelle vetrate più antiche lo spessore non è costante, ma la parte inferiore è più spessa perché di fatto il vetro sta colando verso il basso in modo enormemente lento. L’avete letto sulle Frittelle di Caino!
Messo da parte il camice da scienziata, passiamo a parlare della nostra peripezia di questa settimana. Non appena ho messo gli occhi sull’immagine scelta da Oscar per la citazione, ho deciso che avrei realizzato una parodia un po’ irriverente del nostro simpaticissimo Sant’Ireneo Vescovo: niente pastorale e pergamena, ma un bel pendaglio da forca e un sacchetto di vile denaro per il nostro Giuda, pappa e ciccia con Caino.
Ho iniziato tracciando il disegno a matita, dopodiché l’ho ripassato con il trattopen. Quindi ho scansionato l’immagine e l’ho colorata con Photoshop, usando soltanto tinte piatte perché volevo aver una base molto compatta e brillante su cui lavorare in seguito. Avrei anche potuto ricorrere ai colori acrilici, ma bisogna ammettere che il computer è più veloce e, si sa, a volte il tempismo è tutto. Per finire, ho stampato il disegno per aggiungere sfumature e dettagli con i pastelli, in modo da rendere un po’ più mosso il disegno e avvicinarmi all’effetto di una vetrata.

Maria

Ho sempre voluto mettere sullo stesso palco Giuda e Caino. Tra tutte le figure bibliche riescono a essere al tempo stesso le più dichiaratamente malvagie e le più controverse: e se Caino avesse ucciso Abele per sacrificare al Signore quanto aveva di più caro? E se Giuda avesse tradito Gesù per permettergli di compiere la sua Venuta? Le interpretazioni non mancano, penso a Jorge Luis Borges o a Hermann Hesse, ma ho trovato particolarmente interessante l’esistenza di una setta gnostica che, seppur minoritaria e citata solo dovere di cronaca da Padri della Chiesa come Sant’Ireneo, ha fatto di Caino una bandiera prendendone il nome. Servitore del Vero Dio e nemico del Demiurgo (per banalizzarle, quello spesso di cattivo umore nel Vecchio Testamento).
Wow. Sarà che ho sempre avuto un debole per le storie che ammiccano a una possibilità di redenzione, ma non potevo proprio lasciarmela scappare.
Così ho preso Guida e l’ho tirato fuori dall’Inferno, in modo da mantenere quel filo sottile che cerchiamo di far correre tra una frittella e l’altra. Volevo che tutto girasse intorno al suo Vangelo apocrifo e ho pensato che, anziché stare a sottolineare la sua natura di testo dei Cainiti o di recente ritrovamento archeologico, sarebbe stato interessante caratterizzarlo proprio come la sua versione dei fatti. Sapevo che non le avrei davvero dato spazio, perché in fondo agli sconfitti non viene mai davvero concessa una voce, ma per sottolineare che comunque nessuno gli avrebbe creduto ho fatto di Giuda un attore. Qualcuno che per mestiere finge di essere chi non è e che pronuncia parole che nemmeno il pubblico pagante prenderebbe mai per testimonianza reale.
Per quanto riguarda il rapporto con Caino, volevo dare l’idea di un’amicizia virile, quindi piena d’imbarazzo e limiti da rispettare. Forse nessuno potrebbe capire l’uno meglio dell’altro, eppure non riescono a fare altro che parlare del più e del meno, con risultati grotteschi. Mi è piaciuto ripartire dal passo falso con la corda, trascinata via da Aspettando Godot, proprio perché alla fine i duetti al limite dell’assurdo mi sembrano la cifra stilistiche di questa nostra avventura fatta di farina e zucchero a velo.

Oscar

Categorie: Accidia - Le fatiche per Caino

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