Cainiti – Passo dopo passo

Tanto per cominciare devo confessare la dura verità:, i giochi di ruolo mi sono sempre piaciuti, ma Vampiri non è mai stato il mio preferito. Troppa gente impegnata a tramare nell’oscurità, a soffrire e a declamare che vampiro fichissimo sia. E poi a me l’aglio piace, quindi diventare un non morto sarebbe una bella seccatura.
Per tutte queste ragioni il mio primo pensiero è stato quello di prendere un giro un certo tipo di estetica, fatta di trucco pesante, lacrime, polsi tagliati e compagnia bella. Alla fine, però, mi sono detta: visto che la presa in giro la fa già Oscar, tra l’altro con una bonarietà da appassionato che io farei fatica a trasmettere per immagine, perché devo mettermi a raddoppiare la dose? Proviamo invece a fare un’immagine oscura, dannata e tormentata che sembri un po’ figa. Ritraiamo Uriele, che nel Libro di Nod (un manuale di Vampiri la Masquerade, bisogna dargliene merito) fa un figurone!
Così ho recuperato un paio d’ali nere, residuo di un vecchio costume di Carnevale, e ho rispolverato il light painting che mi è sempre piaciuto. Dopo aver infilato Oscar in una stanza buia, ho giocato a scarabocchiargli intorno con una torcia, mentre la macchina fotografica scattava con un tempo lunghissimo. Devo ammetter di essere andata per tentativi, diciamo pure a casaccio, e, non essendo soddisfatta da una foto in particolare, ho deciso di unirne due. Una dove mi piaceva il viso di Oscar, con una bella luce satanica negli occhi, e un’altra dove le piume dell’ala erano venute molto bene, a dispetto di uno scarabocchio di luce fuori posto e del volto non altrettanto buono.
Per finire e aggiungere quel’indispensabile tocco nerd che non vogliamo proprio farci mancare, ho deciso di aggiungere i dadi. Scattare la foto mentre li lanciavo sullo schermo del Mac è stata roba da contorsionisti, ma del resto fermi (come si può vedere nella foto in galleria) erano decisamente troppo statici e sembravano appiccicati in modo strano sull’immagine. In movimento li avete riconosciuti? Io dico di no.

Maria

Maria e io siamo appassionati di giochi di ruolo. Che detta così sembra una roba scabrosa di coppia, invece son giochi che si fanno in gruppo… No, così è anche peggio. Insomma, da anni ci divertiamo a condividere storie e interpretare personaggi con altri giocatori. Intorno a un tavolo, lanciando dadi, o in costume, dal vivo.
Abbiamo provato Vampiri la Masquerade in entrambe le salse, ma è dal vivo che ci ha offerto gli spunti più succulenti. Infatti, come qualsiasi attività condivisa da numerosi gruppi, gli stereotipi non mancano; figuriamoci poi se si parla di oscuri succhiasangue.
Con questa frittella volevo mescolare al solito sacro e profano, riprendendo i Cainiti della scorsa volta (intesi come antichissima setta eretica) per contrapporli ai Cainiti di questo gioco di ruolo, dove il termine è utilizzato per identificare tutti i Vampiri, discendenti dal primo assassino ed eredi della sua condanna a un’eterna non morte.
Più di tutto il mio intento era quello di sorridere di un immaginario che ho condiviso, senza tagliare fuori chi invece non ha mai avuto il piacere. Ho pensato quindi di dare allo spettacolo di Giuda un taglio da concerto heavy metal, con vestiti di pelle e borchie, perché in fondo questo tipo di gotico moderno è un riferimento più trasversale: avrete pur visto un filmaccio tipo Blade o Underworld, no? Nemmeno un cantante dark o qualche altro tizio truccato come un panda triste? Un po’ v’invidio.
Scherzi a parte, volevo che stavolta Caino fosse spaesato e che finisse per prendere fischi per fiaschi, o se preferite giocatori di ruolo per eretici. Va bene i viaggi nel tempo e nello spazio, ma resta pur sempre una cariatide poco aggiornata. Inoltre la tentazione di citare la Spada di Caino, altro nome per la fazione di Vampiri chiamata anche Sabbat, era troppo forte: è stato immediato pensare al nostro eroe che diventa matto nel tentativo di capire a cosa diavolo si riferiscono questi dannati ragazzini.
Bene, direi che possiamo chiudere l’angolo del nerd e riaggiornarci alla prossima!

Oscar

Categorie: Accidia - Le fatiche per Caino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.